L’Anpi Varallo Alta Valsesia, in collaborazione con l’Istituto, organizza una camminata partigiana sulle orme della Resistenza in Valsesia.
Nell’autunno del 1943, in alcune aree del Nord Italia, come la Valsesia e l’Ossola, la prima grande prova operativa dei neonati comitati resistenziali e dei Cln locali fu la gestione, il vettovagliamento e il trasferimento in Svizzera di migliaia di ex prigionieri alleati, fuggiti dai campi di prigionia dopo lo sfascio dell’esercito regio, successivo all’8 settembre.
In Valsesia gli alpinisti Bartolomeo Chiodo e Giacomo Chiara (Jocu), insieme a tante altre guide, attraverso i passi di Baranca, Turlo e Bottigia, accompagnarono i militari alleati in valle Anzasca e poi in Svizzera. La solidarietà che la gente valsesiana mostrò verso i fuggiaschi fu immensa. L’organizzazione e la gestione dell’afflusso degli ex prigionieri alleati permise di attivare e consolidare i contatti tra i neonati gruppi antifascisti e di compiere le prime esperienze operative su un piano pratico, e non più solo teorico, in un primo atto di solidarietà collettiva che, di fatto inaugurò il periodo resistenziale in valle.
Il sentiero si svolgerà su sentieri di difficoltà E (escursionistico), il dislivello positivo è di 700 m circa, con uno sviluppo di circa 8 km A/R per una durata di cammino totale di 6 ore circa più la pausa pranzo.
Camminata partigiana Carcoforo – Rifugio Massero
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