I Comitati provinciali Anpi di Vercelli, Verbano Cusio Ossola, Biella, Novara, in collaborazione con l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nel Biellese, nel Vercellese e in Valsesia, organizzano un’escursione a Villa Aprilia, suggestiva località montana, zona libera della Valsesia nel 1944 e teatro di importanti vicende storiche.
Si salirà domenica 20 settembre partendo dalla Valsesia o dalla valle Anzasca. Ritrovo ore 8.30 a Fobello, frazione S. Maria (Valsesia) o a Bannio Anzino (Valle Anzasca).
Il colle di Baranca era zona strategica di passaggio. Nel 1858 vi transitavano i principi di Savoia, nel 1859 reparti dell’esercito piemontese impegnati nella seconda guerra d’indipendenza. Nell’autunno del 1943 passarono di qui, diretti verso la Svizzera, soldati alleati e famiglie di origine ebrea, con la guida di antifascisti valsesiani.
Dal gennaio del 1944 il Baranca diventa fondamentale per i partigiani e l’attività della Resistenza. All’alpe Selle e nelle villette Musy e Lancia si installano squadre di partigiani provenienti dalla Valsesia, dal Cusio, dalle città della pianura, reduci dai primi combattimenti contro i nazifascisti nella media Valsesia. Dal Baranca i partigiani partono per effettuare audaci attacchi, tra cui l’assalto al presidio fascista di Pontegrande.
Nell’aprile del 1944 i fascisti occupano e devastano Fobello, poi attaccano la base partigiana al Baranca: bombardate e distrutte delle baite e Villa Aprilia e ucciso un partigiano, le squadre partigiane si disperdono sulle montagne, ma dopo pochi giorni ritornano al Baranca. Rimarrà sempre, per tutto il periodo della Resistenza, un prezioso rifugio soprattutto per i partigiani della brigata “Musati”, l’eroico comandante caduto a Varallo, comandata da Pietro Rastelli “Pedar”.
Durante il percorso, gli storici dell’Anpi aiuteranno a rivivere i momenti della Resistenza.