Descrizione
Ada Della Torre nasce ad Alessandria il 7 novembre del 1914 in una famiglia ebrea non osservante di piccoli industriali. La famiglia, travolta dalla crisi del ’29, si trasferisce nel ventennio da Alessandria a Milano, dove Ada inizia la frequentazione di un gruppo di amici antifascisti. Trasferitasi a Ivrea a seguito dei bombardamenti, partecipa alla lotta di liberazione come staffetta e, nel 1946, sposa Silvio Ortona, amico e compagno di lotta.
Appena dopo il conflitto, la famiglia Ortona vive a Vercelli, dove Silvio ha incarichi di partito e alla Camera del lavoro, fino al trasferimento nel 1963 a Torino.
Nel capoluogo regionale Ada continua ad insegnare nella scuola media, nella quale si era impiegata subito dopo la guerra e in cui rimarrà fino al pensionamento nel 1977, per poi svolgere il ruolo di giudice onorario del Tribunale dei minori di Torino.
Muore nel 1986, al termine di una lunga malattia.
La sua vita è contraddistinta da un impegno politico militante e da una visione politica ampia, che le dà l’opportunità di valutare in modo critico, ma lucido e presente, i cambiamenti sociali degli anni sessanta. Ada, a partire dalla Resistenza, ha saputo costruire un percorso civile e sociale di partecipazione intensa. La sua, è la storia dei tanti che contribuirono in modo determinante alla costruzione dell’Italia postfascista.
L’intento della curatrice è quello di restituire una vicenda umana ricca di spunti storici interessanti, di rievocazioni familiari nitide.
Attraverso i racconti dei figli e del nipote Andrea Levi, e attraverso la cospicua mole documentaria costituita da racconti, scritti, libri pubblicati, articoli e saggi, Ada Della Torre ci appare per ciò che è stata: staffetta, moglie, madre, insegnante appassionata e attenta lettrice dei suoi tempi.
La storia di Ada non può ridursi alla sua esperienza di staffetta, né a quella di insegnante e pedagogista.
Ada Della Torre era tutto questo e molto di più.
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