Descrizione
Il volume, che si avvale del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, inviato all’Istituto nell’occasione della pubblicazione, restituisce, con intensità e partecipazione emotiva, un quadro articolato e vivido della tragedia che la Grande Guerra rappresentò per un’intera generazione di giovani italiani e per il Paese tutto. E lo fa concentrandosi su una realtà locale quale quella della Valsesia, terra povera e aspra di massiccia emigrazione, e dei suoi abitanti, montanari temprati dalla durezza di un ambiente per secoli ostile, soffermandosi sulle trasformazioni economiche e sociali del territorio. Il microcosmo valsesiano diventa il punto di vista privilegiato da cui guardare alla complessità degli eventi che portarono allo scoppio della prima guerra mondiale; da cui vivere direttamente, per mezzo delle parole degli stessi soldati e delle cronache dei giornali, dominati da retorica propagandistica gli uni, da slancio pacifista gli altri, il clima angoscioso degli anni di guerra, tanto al fronte quanto a casa; da cui partire per mettere a fuoco gli effetti devastanti del conflitto, gli enormi danni umani e materiali che produsse.
Attingendo a un ricco patrimonio bibliografico, ma soprattutto memorialistico, costituito da cartoline, lettere dal fronte, diari di guerra, struggenti canti nati dalla precarietà della vita in trincea, raccolti con un certosino lavoro di ricerca, Orsi ripercorre vicende umane individuali di quanti partirono e non tornarono; di quanti manifestarono la propria opposizione alla guerra con forme di ribellione quali la diserzione e l’autolesionismo; di quanti, gravemente feriti, trovarono assistenza e generosa ospitalità in Valsesia; di coloro che, nelle mani degli austriaci, vissero la drammaticità di una dura prigionia; dei cappellani militari che svolsero con dedizione il loro compito di sostegno psicologico e spirituale, pur nella lacerazione della coscienza di fronte al massacro che si stava compiendo; dei reduci indelebilmente segnati nel corpo e nello spirito.
Incarnando l’astrattezza della Storia nelle storie personali di coloro che ne furono protagonisti, il volume costituisce un importante tassello nel recupero della memoria, locale e nazionale, di una guerra lontana ormai un secolo, ma resa doverosamente viva e presente nella sua tragicità.
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