Descrizione
Si tratta di un prezioso lavoro di custodia della memoria, che mette in evidenza il ruolo di Giacomo Tedesco come educatore, nonché le sue convinzioni ideali e politiche, soffermandosi in particolare sul contesto in cui si trovò a operare, caratterizzato dall’introduzione delle norme giuridico-amministrative volute dal regime fascista miranti gradualmente a cancellare la presenza degli ebrei dalla scuola italiana e dalla comunità nazionale.
Il volume costituisce un ulteriore tassello nella comprensione della brutale politica razzista e antisemita del regime mussoliniano che decretò, per migliaia di italiani, la morte civile attraverso la spoliazione dei beni, l’espulsione dagli istituti scolastici, dalle università e dai posti di lavoro, annullando in tal modo, in particolare nel mondo della scuola, il valore educativo della tolleranza e dell’accoglienza, elementi fondamentali nel percorso formativo delle nuove generazioni.
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