Descrizione
“Con questa originale ricerca, condotta con appropriato metodo d’indagine e ricchezza di particolari, l’autore propone la figura di Giovanni Battista Manio, ne racconta le esperienze di vita, consentendo di apprendere come, degnamente, debba in lui riconoscersi chi, primo valsesiano in assoluto, volle affrontare le vie del cielo. Inoltre, ad Aliberti, devesi un ulteriore motivo di lode perché, in tal modo, colloca Manio, definitivamente, nella eletta schiera degli italiani pionieri del volo, colmando una lacuna della bibliografia aeronautica nazionale ove, in proposito, si trovano soltanto rare e concise citazioni. Anche per lui vale il detto nemo propheta in patria? Forse perché il suo percorso aeronautico attraversò esclusivamente i cieli di Francia e Gran Bretagna? Può essere, ma è ingiusto, poiché Manio mai trascurò i legami d’affetto con la sua valle, con i suoi parenti e amici. Invece accarezzò a lungo il sogno di tornarvi ai comandi di un rombante velivolo, superando le Alpi come Chavez, per volare sopra Rimella, ov’ebbe i natali. Lo voleva fortemente e il progetto lo avrebbe realizzato se, quarantenne, non fosse caduto vittima della sua audacia. Come tanti in quegli anni” (dalla prefazione di Cesare Gori).
Invitiamo a visitare anche il sito curato da Mirko Aliberti Aviatori valsesiani. La loro storia, al momento contenente solo la vicenda di Giovanni Battista Manio, ma che in futuro sarà arricchito con le avventure di altri aviatori.
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