Descrizione
“Un mormorio lontano” racchiude […] in uno spazio, quello di due province piemontesi, e in un tempo, quello che intercorre tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945, la memoria e la storia di ebrei, di partigiani, di semplici oppositori politici, di renitenti alla leva, ostaggi o lavoratori coatti per cui quei Lager furono costruiti con le più varie, ma concordanti, finalità repressive, cioè come luoghi di reclusione legati a un lavoro coatto, come luoghi di detenzione per possibili o immaginati oppositori da sfruttare, tra la fame e la violenza, sino alla consunzione, e infine come orride fabbriche destinate allo sterminio di massa di presunte razze inferiori. L’interesse di Lovatto a queste tematiche e all’uso dell’oralità è di lunga data, risale al 1982 ed è proseguito nel tempo, perché anno dopo anno su di esse ha dato alle stampe numerosi studi particolari, che oggi trovano la giusta conclusione in questo testo, che raccoglie ogni suo precedente lavoro e lo amplia con nuove testimonianze, ricerche d’archivio, consultazione di testi e riscontri su banche dati (dalla prefazione di Emilio Jona).
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.